Kawasaki Racing
Kawasaki è presente nel Campionato mondiale Superbike fin dalla sua prima edizione nel 1988 con il Kawasaki Team Racing, gli anni dei maggiori successi furono il 1993, il 2013, il 2015, il 2016, il 2017, il 2018 e il 2019 quando rispettivamente Scott Russell, Tom Sykes e Jonhatan Rea riuscirono ad aggiudicarsi il titolo piloti. Inoltre, grazie proprio a Rea e al compagno di marca Tom Sykes, nel 2015 Kawasaki si aggiudica anche il primo titolo costruttori nella categoria.
Il 2016 vede la casa giapponese bissare i titoli ottenuti nella stagione precedente, grazie alle prestazioni dei piloti titolari, i riconfermati Jonathan Rea e Tom Sykes, e nel 2017 Jonhatan Rea entra nella leggenda conquistando il suo terzo titolo consecutivo, impresa mai riuscita prima nella storia della Superbike e prosegue nel 2018 e nel 2019 conquistando il 5 titolo, entra nella leggenda spodestando dal trono sua maestà King Carl Fogarty. Nel 2020 conquista il sesto titolo mondiale ed è ad oggi la legenda vivente della SuperBike. Nel 2023 Rea passa in Yamaha, si conclude così la storia del sei volte iridato con la casa di Akashi. Il KRT cambia pelle e arriva Axel Bassani e si conferma Alex Lowes per il KRT.
Bassani nel 2015 ha iniziato a correre nella European Superstock 600 con Kawasaki, arrivando secondo a Magny-Cours per poi vincere nel 2016 il titolo nella European Supersport Cup. Nel 2018 e 2019 ha gareggiato in campo nazionale ma è nel 2021 che si è fatto largo sul palcoscenico mondiale. A Barcellona nel WorldSBK ha conquistato sul bagnato il suo primo podio, sfiorando la vittoria dopo essere stato al comando. Nel 2022 e 2023 abbiamo continuato a vederlo nelle posizioni di testa, lottando con il suo grande rivale Michael Ruben Rinaldi.
Nel campionato mondiale Supersport è arrivato un altro successo mondiale nel 2001 quando il pilota australiano Andrew Pitt si è aggiudicato il titolo iridato piloti guidando una Kawasaki ZX 6R del team Fuchs Kawasaki, mntre il 2012 è l’anno del pilota turco Kenan Sofuoğlu, che a bordo di una Kawasaki si aggiudica il titolo piloti, mentre nel 2013 Kawasaki riesce a conquistare per la prima volta nella categoria il titolo costruttori, benché sia sfuggito il titolo piloti. Nelle stagioni 2015 e 2016 Kenan Sofuoğlu si aggiudica di nuovo il titolo piloti, contestualmente Kawasaki vince anche i titoli costruttori.
Il team e le competizioni!
Il motomondiale
Per quanto riguarda questa categoria di corse in circuito, dopo la prima sporadica apparizione, la casa giapponese si presentò nelle competizioni del motomondiale in maniera più continuativa a partire dal 1966 in cui iscrisse nella classe 125 come pilota ufficiale Toshio Fujii. Prima del termine della stagione e senza riuscire nel frattempo ad ottenere punti validi per la classifica iridata, lo stesso incorse però in un incidente mortale al Tourist Trophy.
Per vedere per la prima volta apparire la Kawasaki nelle classifiche iridate si dovette perciò attendere l’anno successivo dove si presentò, oltre che nella 125, anche nella classe 250 schierando quale pilota di punta il britannico Dave Simmonds.
Mentre altre case giapponesi come Suzuki e Honda riducevano il loro impegno nelle competizioni, Kawasaki continuò nelle sue attività sportive e dopo un anno piuttosto avaro di risultati come quello del 1968, nel motomondiale 1969 centrò il suo primo successo importante, ottenendo il titolo iridato piloti con Dave Simmonds che lo ottenne nella classe 125 grazie anche a 8 successi nei singoli gran premi
Anche il motomondiale 1970 fu un anno importante per il Kawasaki Team Racing, con le prime partecipazioni alle competizioni della classe 500 e soprattutto per averlo fatto con la H1R, una motocicletta dotata di motore a due tempi in un periodo in cui la tecnologia dominante era quella della propulsione a quattro tempi. Per quanto non sia mai riuscita ad ottenere dei risultati particolarmente eclatanti, escludendo la vittoria ottenuta da Dave Simmonds nel Gran Premio motociclistico di Spagna 1971, aprì la strada alla tecnologia che avrebbe poi dominato nella classe regina per un trentennio.
Da parte sua, i modelli tricilindrici Kawasaki vennero messi a disposizione anche di vari piloti privati e gareggiarono per alcuni anni a seguire nel mondiale, senza riuscire però ad ottenere risultati degni di nota; la seconda ed ultima vittoria di questa fase storica avvenne solo nel Motomondiale 1975 quando un altro pilota britannico, Mick Grant, si impose al Tourist Trophy con l’ultima versione derivata dalla H1R nella quale una delle modifiche più importanti era stata quella di essere passata dall’originario raffreddamento ad aria a quello a liquido. La partecipazione ufficiale ai gran premi subì a questo punto un’interruzione per riprendere alcuni anni dopo, grazie al progetto della KR 250-350, moto destinata a dominare per alcuni anni le scene delle due classi 250 e 350. Per il ritorno la casa si affidò peraltro a team esterni che gestivano le moto preparate in Giappone.
Grazie a due piloti, il sudafricano Kork Ballington e il tedesco Anton Mang, il Kawasaki Team Racing ottenne 4 titoli iridati in ognuna delle due classi tra il 1978 e il 1982, data in cui annunciò un nuovo ritiro dalle gare. Quasi negli stessi anni provò anche a competere nella classe 500 con la KR 500 ma i risultati furono deludenti e non si videro più in gara moto Kawasaki in classe 500 fino all’abolizione della classe avvenuta al termine del 2001.
Il nuovo ritorno ufficiale alle gare del motomondiale avvenne al secondo anno di esistenza della nuova MotoGP, dopo aver effettuato solamente delle sporadiche apparizioni nel 2002. La moto scelta per il ritorno è stata la ZX-RR che ha continuato a gareggiare nella classica livrea verde, con risultati piuttosto deludenti, raccogliendo solo sporadici piazzamenti sul podio e senza riuscire ad inserirsi nella lotta di vertice, fino al termine del motomondiale 2008 quando Kawasaki decise nuovamente un suo ritiro da queste specifiche competizioni; la moto ha continuato ad essere presente ancora per un anno, il 2009, ma gestita dal team Hayate Racing e guidata da Marco Melandri.
Il campionato mondiale superbike
Il Kawasaki Team Racing è presente nel Campionato mondiale Superbike fin dalla sua prima edizione nel 1988 e già quell’anno ottenne dei successi parziali, gli anni di maggiori successi furono comunque 1993 e 2013, quando Scott Russell e Tom Sykes riuscirono ad aggiudicarsi il titolo piloti, per quanto a Kawasaki sia sfuggito il titolo costruttori.
Dal 2009 al 2011, la squadra ufficiale è stata gestita dal team Paul Bird Motorsport, proprio nell’ultima di queste tre stagioni con la vittoria ottenuta da Tom Sykes al Nürburgring la Kawasaki ritorna al successo nel mondiale Superbike a distanza di 5 anni dall’ultima affermazione di Chris Walker ad Assen nel 2006.
Per il 2012 il team britannico viene rimpiazzato dalla formazione spagnola Provec, che l’anno precedente gestiva il team ufficiale Kawasaki nel mondiale Supersport.
Nel 2013 Kawasaki vince con l’inglese Tom Sykes il titolo piloti, a distanza di vent’anni esatti dal titolo 1993 dell’americano Scott Russell.
Nel 2015 vince nuovamente il titolo piloti grazie all’inglese Jonathan Rea alla sua prima stagione nella squadra. Inoltre, grazie proprio a Rea e al compagno di marca Tom Sykes, il Kawasaki Team Racing si aggiudica anche il primo titolo costruttori nella categoria. Il 2016 vede la casa giapponese bissare i titoli ottenuti nella stagione precedente, grazie alle prestazioni dei piloti titolari, i riconfermati Jonathan Rea e Tom Sykes. Nel 2107 Jonathan Rea conquista il suo terzo titolo mondiale con 5 gare di anticipo. Jonny conquista i tre campionati successivi nel 2018, nel 2019 e nel 2020.
Link: Jonathan Rea – Tom Sykes – Scott Russell – Ana Carrasco
Campioni del Mondo
1993 – Stati Uniti Scott Russell
2013 – Regno Unito Tom Sykes
2015 – Regno Unito Jonathan Rea
2016 – Regno Unito Jonathan Rea
2017 – Regno Unito Jonathan Rea
2018 – Regno Unito Jonathan Rea
2019 – Regno Unito Jonathan Rea
2020 – Regno Unito Jonathan Rea